Quanto produce un impianto fotovoltaico da 6 kW al giorno?

16 Febbraio 2025

Quanto produce un impianto fotovoltaico da 6 kW al giorno?

Prima di installare un impianto fotovoltaico a casa tua, è fondamentale farsi una domanda: “quanto produrrà?”

La domanda è più che giusta, perché l’obiettivo di un impianto è portare risparmio in bolletta: se non produce abbastanza vuol dire che non è quello giusto.

Per darti una risposta abbiamo preso ad esempio degli impianti da 6 kWp, perché sono i più comuni sul mercato.

Prima di iniziare, però, un avvertimento importante.

Come ho detto, 6 kWp è solo la potenza più proposta dalle aziende installatrici, ma non vuol dire che sia quella giusta per te.

Ci sono tantissimi fattori da tenere in considerazione quando si sceglie un impianto, primo su tutti il tuo obiettivo.

Di questo, però, parlo meglio nell’ultimo paragrafo.

Da cosa dipende la produzione giornaliera?

Prima di capire quanto produce effettivamente un impianto da 6 kW, bisogna fare una precisazione.

L’unico fattore che influisce sulla produzione del fotovoltaico è l’irraggiamento solare.

Se il sole colpisce i pannelli in modo ottimale, questi producono.

Se li colpisce in modo sufficiente, producono di meno.

Se non li colpisce, non producono.

Sembra una banalità, ma tutti gli altri fattori di produzione, in pratica, dipendono da questo – e per capire fino in fondo cosa leggerai tra poco devi prima conoscere le basi.

Ad esempio, i due fattori che analizziamo oggi sono la falda di installazione ed il periodo dell’anno.

Come vedremo tra poco, se un impianto non esposto a Sud produce meno è proprio perché il sole colpisce i pannelli in modo diverso (non ottimale).

E lo stesso succede di inverno rispetto all’estate.

Vediamo insieme i casi di due nostri clienti, capiamo le differenze tra loro e analizziamo qualche cifra.

Produzione giornaliera di un impianto da 6 kW

Di base, un impianto produce meno d’inverno che d’estate.

Questo succede per via dell’irraggiamento, come abbiamo detto prima: in inverno i raggi del sole colpiscono il nostro Pianeta in modo meno perpendicolare, e per questo la corrente prodotta sarà meno.

Questo si può notare bene dalla produzione dei nostri clienti, per esempio Adriano:

La produzione estiva di un nostro cliente, con un impianto rivolto a sud, equivale a 42 kWh

Il suo impianto fotovoltaico, da 6 kWp, il 14 Luglio 2024 ha prodotto circa 42 kWh di energia.

Come si vede dalla barra arancione, l’autoconsumo è più del 73%: questo significa che Adriano, durante quella giornata, ha prelevato solo il 27% della sua energia dalla rete.

D’inverno, però, la produzione cambia:

Come vedi, il 15 Dicembre 2024, il suo impianto ha prodotto solo 8,70 kWh.

Nonostante questo, però, l’autoconsumo è aumentato e la percentuale di risparmio è rimasta più o meno uguale.

Consumi a parte, ben diversa è la situazione di Gianna, che ha un impianto installato sulle falde Est-Ovest perché il tetto presentava un ingombro.

Come vedi produce leggermente meno di un impianto esposto a sud come quello di Adriano.

La produzione estiva di una nostra cliente, con un impianto diviso tra est e ovest, equivale a 34 kWh

Con tutte le differenze del caso (abitudini energetiche, specifiche della casa, consumi particolari, ecc.) l’impianto di Gianna ha prodotto circa 33 kWh nella giornata del 15 Luglio 2024.

E, anche in questo caso, si nota una diminuzione il 15 Dicembre:

La produzione estiva di una nostra cliente, con un impianto diviso tra est e ovest, equivale a 10 kWh

Però c’è un dettaglio interessante che forse hai notato: come mai, se è un impianto diviso tra due falde, quello di Gianna ha prodotto più di quello di Adriano?

Il punto è che la produzione giornaliera non è mai un indicatore attendibile.

E per dimostrartelo, ti faccio un esempio.

Immagina due impianti installati nella stessa città, ma ai due lati opposti.

Se da una parte il cielo è nuvoloso e dall’altra invece è sgombro, le produzioni saranno completamente diverse, nonostante gli impianti si trovino nella stessa città.

Il discorso cambia, invece, se si guarda la produzione mensile – o ancora meglio annuale, il vero indicatore importante.

Ad ogni modo, la risposta che possiamo dare alla domanda inziale è: un impianto da 6 kW produce ogni giorno abbastanza da coprire i tuoi consumi, se è dimensionato correttamente.

Questo si vede anche nei casi di Gianna e Adriano, fermo restando che un report giornaliero non è troppo attendibile: nonostante di inverno la produzione sia minore e uno dei due impianti sia anche diviso tra Est e Ovest, il risparmio non scende mai sotto al 44%, come si vede dai grafici arancioni.

Perché la produzione giornaliera non conta

Sapere che un impianto produce una certa quantità di kWh al giorno non dovrebbe spingerti ad installarlo o meno.

Questo perché, come abbiamo visto con l’esempio di prima, la produzione giornaliera è troppo sensibile a eventi quotidiani (nuvole, ostacoli temporanei, giornate piovose, ecc.) per essere attendibile.

Il calcolo da fare parte a monte: l’importante è che l’impianto sia adatto ai tuoi consumi e alle tue abitudini.

Per questo la produzione più sensata da calcolare è quella annua.

Sul lungo periodo le giornate con poca produzione si pareggiano con quelle di produzione straordinaria: giornate limpide d’inverno, condizioni particolarmente favorevoli, consumi più bassi, ecc.

Ed è proprio per questo che quando installiamo un nuovo impianto riusciamo a garantire un certo risparmio in bolletta.

Se dovessimo basarci sulla produzione giornaliera, probabilmente finiremmo fuori strada coi calcoli.

Come ti ho detto ad inizio articolo, però, vorrei fare anche un piccolo appunto sulla potenza dell’impianto: non è detto che 6 kW sia l’ideale per te.

Non scegliere l'impianto più venduto ma quello adatto

Non è detto che un impianto da 6 kWp sia il più adatto a te solo perché è il modello più proposto dalle aziende installatrici.

Molto spesso proposte di questo tipo non vengono precedute da calcoli adeguati sui consumi e sulle abitudini energetiche.

Impianti del genere possono magari aiutarti con le bollette, ma allo stesso tempo possono non aiutarti per nulla a raggiungere i tuoi obiettivi.

Potrà sembrarti strano, ma ogni impianto parte da un obiettivo ben preciso.

Un nostro cliente, ad esempio, non voleva solo risparmiare in bolletta: voleva proprio consumare il meno possibile.

Per questo un impianto standard, proposto a tutti, come quello da 6 kW base non lo avrebbe aiutato.

Dopo aver fatto dei calcoli ed aver dimensionato l’impianto, abbiamo scelto un modello con più potenza di quella necessaria ed abbiamo aggiunto un sistema di accumulo (batterie).

In questo modo Maurizio ha raggiunto risultati strabilianti, che puoi leggere nel suo caso studio.

Ad ogni modo, se vuoi capire anche tu quale sia l’impianto più adatto alle tue esigenze, puoi farlo lasciando i tuoi contatti al link qua sotto.