Avendo un impianto fotovoltaico a casa lo so bene: uno dei momenti che attendo di più è il pagamento da parte del GSE per l’energia immessa in rete o prodotta. A volte sembra che non arrivi mai, ma la maggior parte delle volte è a causa delle tempistiche del GSE stesso, perché cambia tutto in base al tipo di impianto e soprattutto di incentivo con il quale è stato installato.
Per comodità, analizzerò brevemente i vari metodi di pagamento dividendoli per conto energia, scambio sul posto e ritiro dedicato.
Pagamento GSE per gli impianti fotovoltaici in Conto Energia
Se il tuo impianto fotovoltaico sfrutta gli incentivi del Conto Energia, il GSE calcolerà la tua rata di acconto in 4 diversi periodi dell’anno: Gennaio, Aprile, Luglio ed Ottobre, e pagherà la rata circa due mesi più tardi.
Come viene calcolata la rata?
Sappiamo che il Conto Energia premia la produzione pura: autoconsumo, vendita, stoccaggio non sono rilevanti per calcolare quanto il GSE ti pagherà.
Nei mesi che abbiamo visto sopra, il GSE svolge un’analisi dello storico della produzione del tuo impianto. A partire da due mesi prima, a ritroso per dodici mesi, il loro sistema fa una media della produzione e calcola l’ammontare della rata.
Nell’esempio sotto, preso dal sito del GSE, puoi vedere l’esempio di un’analisi fatta nel mese di Ottobre 2017.
In questo esempio vengono mostrati più periodi di analisi, perché si cerca sempre di avere 12 mesi di produzione continuativi; nel caso in cui uno dei mesi abbia produzione nulla, si analizza il periodo anticipandolo di un mese, così fino a 7 tentativi.
Esiste anche una rata di conguaglio: se gli acconti si rivelano inesatti per l’energia effettivamente prodotta, nei primi mesi dell’anno successivo verrà erogato un raccordo per pareggiare le somme dovute.
Nel caso in cui il GSE abbia inizialmente versato troppo, l’importo in eccesso di solito viene trattenuto dagli acconti futuri.
Le tempistiche dello Scambio sul Posto per i pagamenti GSE
Per quanto riguarda lo SSP, i pagamenti del GSE arrivano in 2+1 fasi, così come per il Conto Energia.
Le prime due sono rate in acconto, con l’aggiunta di una rata di conguaglio pagata l’anno successivo all’acconto.
La differenza con il caso che abbiamo visto sopra sta nelle tempistiche: i pagamenti per lo Scambio sul Posto ti arriveranno in dei periodi ben diversi:
- per il primo semestre la rata viene pubblicata il 15 di Maggio, quindi sarà pagata il 15 Giugno
- il secondo semestre, invece, la rata è pubblicata il 15 Ottobre e pagata il 15 Novembre
La rata di conguaglio, invece, è pubblicata insieme a quella del primo semestre, il 15 Maggio, ma fa riferimento all’anno prima.
Facciamo un esempio: hai installato un impianto a Gennaio 2024 e sfrutti lo scambio sul posto.
La prima rata di acconto ti verrà comunicata il 15 Maggio 2024 e verrà pagata un mese dopo. La stessa cosa succede a Ottobre/Novembre 2024, con la seconda rata.
A Maggio 2025, oltre al pagamento del primo semestre, riceverai anche la rata di conguaglio, che bilancerà eventuali incongruenze.
Pagamenti GSE e ritiro dedicato
La cosa è ben diversa quando si parla di RID, una modalità semplificata per vendere l’energia prodotta dal tuo impianto.
Se rientri in questo tipo di regime, i pagamenti del GSE dovrebbero essere più frequenti, ma non altrettanto automatici.
Innanzitutto cominciamo col dire che per il Ritiro Dedicato il GSE calcola i pagamenti a seconda del tipo di impianto produttore: siccome il RID non si limita solo agli impianti fotovoltaici, alcune categorie sono dedicate anche agli impianto idroelettrici e, più in generale, a tutte le fonti rinnovabili.
Uno dei casi più frequenti è quello in cui l’impianto non sia incentivato ed abbia una potenza fino ad 1 MW.
Con queste condizioni, il proprietario può decidere di aderire al PMG, o prezzo minimo garantito: una cifra/kWh stabilita annualmente dall’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico, che rimane fisso per ogni scaglione e tipo di energia.
In altri casi, invece, si usa il Prezzo Zonale Orario, ovvero la cifra che si crea liberamente sul mercato e che varia anche in base alla fascia oraria in cui l’energia viene immessa in rete.
Ad ogni modo, il corrispettivo per il Ritiro Dedicato viene pubblicato entro il 25 del mese successivo a quello di produzione.
Prima dicevo che non è altrettanto automatico perché non si tratta di un pagamento fatto in autonomia dal GSE, ma è accompagnato sempre dalla proposta di fattura che il proprietario dell’impianto deve accettare o modificare in autonomia.
A questo proposito, gli unici pagamenti che vanno dichiarati come redditi percepiti ogni anno sono proprio quelli relativi al Ritiro Dedicato.
Un esempio di pagamento GSE di un nostro cliente
Per capire meglio in cosa consistono i bonifici del GSE ti faccio un esempio pratico, prendendo a spunto una nostra cliente che ha installato l’impianto beneficiando del Conto Energia e stipulando un contratto di Scambio sul Posto.
Il primo bonifico che vediamo è quello relativo all’acconto del Conto Energia, erogato l’1 luglio.
Questa rata è stata calcolata col metodo di cui abbiamo parlato sopra, in base allo storico della produzione dell’impianto.
Se il prossimo anno ci sarà un’incongruenza, verrà erogata un’altra rata, di conguaglio, ad inizio anno, come è successo in questo caso.
Anche per quanto riguarda lo Scambio sul Posto abbiamo due tipi di rata: la prima è l’acconto, nella foto sotto incassato il 22 novembre (ovvero il secondo annuale).
Anche nel caso dello SSP è prevista una rata di conguaglio relativa all’anno precedente, nel caso in cui i calcoli si rivelino errati; per la nostra cliente questa rata è stata incassata a Giugno.
Come assicurarsi i pagamenti del GSE in Conto Energia
Come abbiamo visto il Conto Energia premia la produzione pura.
Il tuo impianto produce? Bene, gli acconti saranno versati 4 volte l’anno.
Il tuo impianto non produce? Puoi scordarti i pagamenti.
Il modo per assicurarti che i tuoi pagamenti arrivino esiste: puoi fare una relazione sul tuo impianto fotovoltaico.